Buon Pomeriggio lettori, siamo quasi alla fine di Giugno! Avete già fatto la TBR di Luglio? Io ci sto ancora pensando, nel frattempo vi consiglio di leggere la recensione di Anny, che vi parla di un libro a cui ha dato un rating bassino. Un libro NI.
Buona lettura della recensione di I DISINNAMORATI, di Frank Iodice.
I DISINNAMORATI
TRAMA
Antonino Bellofiore è un giovane agente di polizia, un flic. Fuma sigarette di contrabbando e indossa calzini spaiati. Anisetta è una ragazza molto più matura della sua età, ha il collo delicato e gli occhi grandi e gialli come quelli dei gatti. Entrambi sono alla ricerca di un significato concreto da attribuire all’amore: lui per definire una natura sfuggente che non sa vivere appieno, lei per un motivo legato ai suoi studi di psicologia, che la pongono in una posizione di superiorità rispetto ad Antonino, una posizione in cui comprende ciò che desidera e ciò che non vuole. Bellofiore invece non sa lasciare andare, si ostina a indagare nonostante le ferite, intrattiene deliranti conversazioni allo specchio, in cui cerca risposte a domande che non dovrebbero più avere importanza. Le indagini sulle cartoline recapitate con trent’anni di ritardo sono il pretesto per far emergere il vuoto della relazione tra i due protagonisti, il non detto, o il detto a metà. Delle semplici cartoline riescono a instillare il dubbio nella mente di entrambi, riescono a generare un corto circuito da cui non ne usciranno, o meglio, ne usciranno disinnamorati.
RECENSIONE
Parlare di questo libro sarà molto difficile, essendo questa una di quelle opere molto particolari, inteso come stile di scrittura, perché la trama in sé risulta molto semplice da capire e da seguire.
Ma cosa davvero è difficile da spiegare? Iodice ci presenta uno stile di scrittura fin dalla prima pagina molto poetico e descrittivo, che riesce molto bene a farti immedesimare nei personaggi, ma non molto nelle situazioni. E perché direte voi? Miei cari, questo libro mi ha fatto andare in pappa il cervello, LETTERALMENTE. Da un rigo all’altro si passa in altri posti, in altre situazioni, con altri protagonisti. Al rigo a siamo davanti allo specchio mentre il protagonista parla con se stesso, al rigo b lo stesso protagonista si trova in un altro stato, giorni dopo. Molte cose risultato poco chiare o comunque sono state spiegate in maniera grossolana o incompleta. Questa cosa in realtà mi dispiace, dato che la trama era interessantissima: la teoria di una coppia di disinnamorati, che stanno ancora insieme non sanno neanche loro perché, forse per abitudine, forse perché non vogliono stare soli o perché non trovano nessuno di meglio mi ha fatto molto riflettere. Peccato però che ogni volta che credevo stesse migliorando, l’autore mi ributtava in questo trip mentale con le sue descrizioni a volte fuori luogo.
Ammetto il fascino dello stile scelto da Iodice, ma allo stesso tempo devo anche riconoscere che un libro del genere non è fatto per tutti, soprattutto chi come me non vuole leggere un libro interamente sulle riflessioni dei protagonisti, ma che da una buona parte di considerazione anche alla trama.
Devo dire però che il personaggio femminile di Anisetta mi ha affascinata: l’ho trovata audace, forte e determinata, nonostante avesse le sue debolezze che cercava di mostrare raramente.
Antonino invece l’ho odiato dall’inizio alla fine, e mi è molto dispiaciuto che la maggior parte del libro fosse raccontato dal suo punto di vista.
In sostanza: consiglio questo libro? Si e no. Se come me amate un intreccio di trama e personaggi, allora forse questo libro non fa per voi, ma se amate viaggiare nella mente dei personaggi per scoprire i loro sentimenti più profondi per la maggior parte del tempo, magari questo libro vale la pena di essere letto.
Estratto: “Antonino Bellofiore è disteso a pancia in su, con le braccia incrociate, sta ragionando, sta pensando alla paura di diventare padre, oppure alla puzza del caffè nell’immondizia. Lei si volta per un istante, prova ad abbracciarlo, appoggia un braccio sul suo petto, ma è come abbracciare un cadavere”.
Articolo scritto da Anny Colonna per @la_biblioteca_di_Stefania
Ciao Stefania
La citazione è sbagliata. La frase è a pagina 71 (Eretica edizioni 2019) ed è “prova ad abbracciarlo”, non “abbracciarla”.
Per chiarezza andrebbe corretta…
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Grazie mille per la segnalazione! Intanto mi scuso per l’ errore…Ne parlo con la collaboratrice che ha scritto la recensione e modificheremo l’articolo in giornata. 😊
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Anche nella frase precedente, hai omesso “oppure” prima di “alla puzza del caffè”.
Ti consiglio di fare più attenzione quando ricopi una citazione, perché omettere una parola o scambiare un maschile e un femminile può cambiare tutto il senso di una frase.
Io ho amato molto questo libro, è un libro che si odia o si ama, a patto che le citazioni siano corrette 😉
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Provvederemo anche a questo, grazie ancora per averlo fatto notare 😊
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Scusa Stefania, la pagina è la 17 🙂
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L’articolo è stato corretto, grazie per la segnalazione. Buona domenica 😊
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